Anche Google (c'era da aspettarselo) ha sviluppato la propria IA capace di generare nuovi contenuti, testuali e non solo, andando a competere esplicitamente con GPT-4, finora più avanzato prodotto di casa OpenAI.
Nasce così Google Gemini, una raccolta di modelli linguistici di grandi dimensioni, capaci di diverse declinazioni. La principale resta quella testuale, ovvero la veste di chatbot conversazionale in grado di riassumere testi o produrne ex novo sulla base delle richieste dell'utente.
Voci di corridoio rivelano che Google Gemini, sviluppata in estate, potrebbe addirittura essere cinque volte più potente di GPT-4, mentre pare - sempre chiacciere che come tali vanno prese - che entro la fine del 2024 la potenza di calcolo di Gemini potrebbe essere superiore di 20 volte rispetto al suo concorrente sviluppato da OpenAI.
Intanto Google, in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, ha lanciato nel nostro Paese l'AI Smart Report: uno strumento dedicato alle PMI italiane, che permette (gratuitamente) alle aziende di “scoprire le applicazioni dell’intelligenza artificiale più pertinenti per il proprio settore e comprendere come sfruttarle al meglio.”
Lo strumento - progettato per ridurre sino al 10% alcune voci di costo delle PMI e portare significativi miglioramenti generali dell’efficienza con le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale - è stato redatto dopo in seguito all'analisi si oltre 150 tecnologie di intelligenza artificiale per identificare le applicazioni più efficaci in alcuni settori e ambiti aziendali.